Auto, Motus-E: al 2030 possibile saldo positivo occupati
 

Roma, 15 dic. (askanews) – “Abbiamo fatto in modo che si creasse un database – insieme all’Università Ca’ Foscari di Venezia – di più di 2400 imprese per cambiare l’approccio degli studi fatti sinora. Abbiamo scoperto che l’impatto negativo è solo su 93 imprese su 2400. Molte imprese possono quindi già riposizionarsi nei prossimi anni perché hanno un portafogli di prodotto, quindi producono componenti che possono essere già utilizzate per le nuove forme di mobilità. Abbiamo visto che se riusciamo a concentrare le politiche industriali su queste imprese può addirittura arrivare un saldo positivo al 2030 di posti di lavoro”. È quanto dichiara Francesco Naso, Segretario generale di Motus-E, l’associazione degli stakeholder del settore automotive ed energia, a margine della presentazione del “Rapporto sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano”, elaborato in collaborazione con il CAMI – Center for Automotive & Mobility Innovation dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.”Se pensiamo per esempio alle infrastrutture di ricarica, dove l’Italia già oggi è molto forte, il potenziale è di almeno 7mila posti di lavoro creati al 2030. È chiaro che questo deve essere affrontato in maniera scientifica ed è per questo che proprio oggi lanciamo un Osservatorio Permanente sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano, che è proprio a disposizione di istituzioni, parti sociali e delle imprese per capire come riconvertirsi e come affrontare questa transizione fondamentale”, ha aggiunto.

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